Come in altre città (Brixen + Bruneck), anche a Bolzano CasaPound ha iniziato ad affiggere selvaggiamente i propri manifesti inneggianti al fascismo, alla marcia su Roma, al Sudtirolo italiano e via scorrendo il solito odioso elenco. Per la prima volta, a Bolzano, l’Idv ha ora presentato un’interrogazione in Consiglio comunale, per chiedere se l’associazione abbia pagato la tassa d’affissione, se i manifesti fossero apposti negli spazi appropriati e, se no, quali provvedimenti — vedi multe — abbia preso il comune. Si spera ora che finalmente le leggi comincino a valere anche per i fascisti e che simili iniziative contro il dilagare dei loro inneggiamenti a un regime violento e totalitario vengano intraprese su tutto il territorio.
L’Idv contro CasaPound.
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4 responses to “L’Idv contro CasaPound.”
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il problema è che questa “protesta” di Idv sembra vada contro eventuali tasse comunali non incassate e meno contro il contenuto chiaro dei manifesti stessi ;) Comunque…mejo de niente !
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Genau. Gibt es nicht das Delikt der Wiederbetätigung (oder wie immer das heißen mag) auch in Italien?
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Ich weiß auch nicht, was jetzt genau die Idv antreibt. In jedem Fall muss man bei diesen Faschisten alle rechtlich bereits verfügbaren Möglichkeiten ausschöpfen, um sie den Atem der Institutionen ständig im Nacken spüren zu lassen.
Gibt es nicht das Delikt der Wiederbetätigung (oder wie immer das heißen mag) auch in Italien?
Gäbe es meines Wissens [siehe], wird aber ziemlich lasch geahndet.
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Ehm..veramente è Bolzano la base..è partito tutto da la..
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