Francobolli dedicati a G. Gentile nel 1994 e nel 2024 (fonti: Wikipedia/SteveR2 e governo italiano), barratura mia
Nel paese che tuttora onora ufficialmente Benito Mussolini, il governo di estrema destra ha ora deciso di dedicare un ulteriore francobollo commemorativo (oltre a quello del 1994) a Giovanni Gentile, ministro fascista della pubblica istruzione, autore della riforma scolastica elitaria e antidemocratica del 1922/23 a lui intitolata e del Manifesto degli intellettuali fascisti. Nel 1943 aderì alla RSI ancora una volta alleata della Germania nazista, rimanendo fascista fino all’uccisione nel 1944. Nel suo periodo da ministro, nell’ottobre del 1923, firmò anche il divieto della scuola di lingua tedesca in Sudtirolo, tassello fondamentale di una brutale politica di snazionalizzazione e assimilazione.
Di tutto questo nella presentazione ufficiale del francobollo da parte del Ministero delle imprese e del Made in Italy (Mimit), che ha commissionato l’emissione, ovviamente non si trova traccia:
Il Ministero emette il 10 aprile 2024 un francobollo commemorativo di Giovanni Gentile, nell’80° anniversario della scomparsa, con indicazione tariffaria B.
La vignetta riproduce un ritratto di Giovanni Gentile, autorevole filosofo del Novecento europeo e tra i maggiori esponenti dell’idealismo italiano; come Ministro della pubblica istruzione (ottobre 1922 – giugno 1924) compì nel 1923 la riforma della scuola italiana nota come la Riforma Gentille (sic).– Mimit
L’intellettuale fascista, dunque, era un filosofo e ministro «qualsiasi» in un’epoca «qualsiasi», che non va in alcun modo contestualizzata o addirittura condannata. Non a caso all’atto di presentazione, ad aprile, il ministro Adolfo Urso (FdI) — che bel nome — ha ribadito che
[q]uesto francobollo è un piccolo tassello di una memoria collettiva che dobbiamo ricomporre e riconoscere a ottant’anni dall’assassinio di Giovanni Gentile e a cento anni dalla sua Riforma, affinché l’ideologia non uccida più l’intelligenza.
– Adolfo Urso
Revisionismo
A questo punto fa quasi tenerezza che il responsabile per la cultura tedesca del governo sudtirolese, Philipp Achammer (SVP), si stupisca del fatto che i suoi propri alleati (01
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) non abbiano imparato nulla dalla storia. Chi gli dirà che non solo non hanno imparato nulla, ma non intendono proprio farlo e — anzi — portano avanti convintamente, scientificamente la riabilitazione totale di quel nefasto periodo?
Non è comunque mai troppo tardi per rendersene conto e rompere l’alleanza.
Cëla enghe: 01
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