Nella scorsa legislatura su proposta di Andreas Leiter Reber (allora F) era stato istituito l’Amt für Landessprachen und Bürgerrechte / Ufficio per le lingue ufficiali e i diritti civici (AfLB), dei cui servizi in alcune occasioni mi sono già avvalso anch’io e che ho avuto modo di elogiare. Ora un’interrogazione di STF1interrogazione numero 105/24 relativa alle denunce pervenute all’AfLB dalla sua fondazione ad oggi ha portato alla luce alcuni dati che ritengo molto eloquenti. Eccoli.
Le segnalazioni sul mancato rispetto dei diritti linguistici che hanno raggiunto gli uffici AfLB dal 2020 al 2023 sono state 125, con ulteriori 9 pervenute entro i primi mesi del 2024. In particolare, c’è stato un continuo aumento negli anni, con un raddoppio secco tra le 27 denunce del 2022 e le 54 del 2023. Ovviamente c’è da scommettere che questi dati rivelano solamente la punta dell’iceberg, in quanto è plausibile che moltissime situazioni in cui il bilinguismo viene rifiutato non saranno mai oggetto di denuncia. Inoltre, molte persone verosimilmente non conoscono nemmeno l’AfLB, la cui esistenza non è stata pubblicizzata su ampia scala e che come si diceva esiste solo da pochi anni.
Ad ogni modo colpisce che il 100% delle segnalazioni — tutte e 134 — riguarda situazioni in cui la lingua a non essere stata garantita è quella tedesca, numericamente maggioritaria in Sudtirolo ma soggetta a una sempre maggiore minorizzazione, come dimostrano anche i pochi dati statistici rappresentativi di cui disponiamo (cfr. 01
02
).
Particolarmente significativi anche i dati relativi agli ambiti a cui le singole denunce (2020-2024) si riferiscono, con in testa l’Azienda sanitaria sudtirolese (Sabes), oggetto di ben 23 segnalazioni sul mancato rispetto dell’obbligo a garantire il servizio in lingua tedesca. Complessivamente però sono i servizi direttamente o indirettamente riferibili allo Stato centrale ad aver generato il maggior numero di lamentele: ministeri, ferrovie, carabinieri e poste. Non sono rappresentate nel secondo grafico le segnalazioni inerenti i comuni, che sono state complessivamente 7 — di cui quasi la metà, tre, riguardano il capoluogo e due Meran. Ve ne sono poi altre che riguardano la Handelskammer (5), l’autostrada (3), l’Ordine degli avvocati (2), quello delle giornaliste (1) o la sanità privata (2). In tutto, aggiungendo anche le quattro denunce relative al Ministero della salute, l’ambito sanitario è certamente quello che attira il maggior numero di lamentele relative al monolinguismo italiano o mancato rispetto del bilinguiso che dir si voglia.
Sarebbe ovviamente interessante sapere anche quante delle procedure iniziate si sono concluse e con quale esito.
Per chi ne avesse bisogno, i contatti di AfLB sono landessprachen.buergerrechte[at]provinz.bz.it per quanto riguarda l’e-mail convenzionale e lb-ld[at]pec.prov.bz.it per quella certificata.
Cëla enghe: 01
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- 1interrogazione numero 105/24
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