Anche nel contesto delle recenti elezioni regionali in Sardigna, le prime dalla sua morte, Michela Murgia è stata tirata per la giacchetta da vari politici e commentatrici, che puntualmente ne hanno ignorato l’indipendentismo. Colgo quindi l’occasione per citare una sua presa di posizione pubblicata su Facebook nel giorno delle elezioni politiche italiane del 4 marzo 2018:
Oggi si vota e io ho scelto da tempo da che parte stare: quella parte è la Sardegna.
Mi dicono: ma non fai più politica? e mi viene da ridere, come se facessi altro che politica quando faccio il mio lavoro.
Ciò che scrivo è politico, ciò che penso è politico, ciò che sono è sempre dentro a un orizzonte politico, lo stesso che ho scelto anni fa e che non è mai cambiato: quello ineludibile dell’autodeterminazione.
Per questo per me, sarda, alle urne non ci saranno mai destre accettabili e non ci saranno sinistre credibili che possano distogliermi dalla questione fondamentale che riguarda la mia isola: la servitù mentale che genera dipendenza politica.
C’è invece un piccolo, rivoltoso scarabeo che oggi nel segreto della cabina elettorale potrebbe fare molto se ricevesse fiducia sufficiente.
Non posto il simbolo, non serve. Posto invece questo video di qualche mese fa dove, se a qualcuno davvero interessasse sapere come ho sempre continuato a fare politica, ci sarebbero tutti gli elementi per capirlo.
Buon voto.– Michela Murgia
Lo scarabeo, carrabusu in sardo, era il simbolo del Progetto Autodeterminatzione.
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