Il ritornello fa così: ormai parlano meglio il tedesco i sudtirolesi di lingua italiana che viceversa. E se i sudtirolesi di lingua tedesca si rivolgono prevalentemente in italiano ai loro conterranei di lingua italiana, ciò sarebbe dovuto al «fatto» che troverebbero più faticoso parlare tedesco standard che l’italiano.

Ciononostante, stranamente, ancora una volta ci ritroviamo con assessori e capigruppo provinciali espressione dei partiti italiani incapaci e/o disinteressati a parlare il tedesco. È vero che Süd-Tiroler Freiheit in Consiglio regionale ha chiesto la traduzione simultanea dall’italiano al tedesco, ma non ricordo che esponenti di lingua tedesca avessero mai dato un’intervista radio o televisiva nella loro madrelingua a una stazione di lingua italiana. Men che meno ricordo assessori o capigruppo di partiti di lingua tedesca che non fossero in grado — o che si rifiutassero — di esprimersi nell’altra lingua.

Solo oggi invece Tageszeitung Online ha pubblicato due interviste con l’assessore in quota Lega Christian Bianchi e con la capogruppo Anna Scarafoni di FdI che, entrambi, si esprimono esclusivamente in italiano.

Bianchi addirittura pochi mesi fa aveva inviato una replica scritta, redatta in lingua italiana, alla stessa Tageszeitung — non ritenendo evidentemente necessario avvalersi di qualcuno che potesse aiutarlo a tradurre un testo di poche righe. Scarafoni da farmacista che io sappia dovrebbe essere bilingue, ma anche lei preferisce imporre la sua lingua.

Paradossalmente questi personaggi, mentre contribuiscono attivamente alla marginalizzazione del tedesco, si dicono convinti che la vera minoranza linguistica in Sudtirolo sia quella italiana. A onor del vero va comunque detto che anche il tanto moderato Angelo Gennaccaro (La Civica) o Sandro Repetto del PD non hanno difficoltà a farsi intervistare in italiano dai media di lingua tedesca. Tutto questo peraltro non fa che alimentare i miei forti dubbi sul ritornello degli italiani che parlerebbero così bene il tedesco. Almeno in politica di questo non c’è traccia alcuna, solo tanta mancanza di rispetto e arroganza nazionalista.

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