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Ufìtziu de sa Limba Sarda.

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Otzana.Ähnlich wie in Katalonien, wo die Oficines de Garanties Lingüí­stiques wahre Bastionen der Sprachpflege sind, wurden auch in Sardinien — von Region, Provinzen, Gemeinden — jeweils sogenannte Sprachbüros aus der Taufe gehoben. Sie haben die Aufgabe, private und öffentliche Betriebe im Gebrauch des landeseigenen Idioms — der Limba Sarda — zu unterstützen, beratende Tätigkeit auszuüben, und notfalls Ermahnungen auszusprechen, wenn Gesetze missachtet werden.

Seit Gründung des Ufítziu de sa Limba Sarda in Nùgoro (ital. Nuoro) wurde etwa die zweisprachige öffentliche Beschilderung eingeführt, die Polizei zur Einhaltung ihrer Sprachverpflichtungen ermahnt oder eine großangelegte Sensibilisierung von Privatbetrieben (»Inoghe faeddamus in sardu«) durchgeführt, damit sie sich der sardischen Sprache bedienen.

Außerdem wurde eine Liste der sardischen Ortsnamen in der Provinz Nùgoro ausgearbeitet. Wie das Internetportal tempusnostru berichtet, haben daraufhin einige Kommunen italianisierte Bezeichnungen durch deren sardisches Pendant ersetzt. Im Bild: Ortstafel von Otzana (ital. Ottana).

Eine Einrichtung zur Pflege unserer Landessprachen hat es in Südtirol so nie gegeben: Vielleicht hat die Überzeugung, die deutsche Sprache erfreue sich — anders als die sardische, aber auch die ladinische Sprache! — bester Gesundheit, die bisherigen Landesregierungen dazu veranlasst, auf die Schaffung ähnlicher Institutionen zu verzichten. Ein überhebliches Versäumnis, das der Mehrsprachigkeit unseres Landes mittelfristig schaden könnte: Solche zentrale Anlaufstellen für Sprachbelange könnten auswärtige Firmen (Banken, Versicherungen, Pharmakonzerne, Vertriebsketten…), die in Südtirol tätig werden, mit einschlägigen Informationen speisen, den Gebrauch der drei Landessprachen — auch über gesetzliche Verpflichtungen hinaus und im Sinne des Konsumentenschutzes — fördern und mit geeigneten Maßnahmen (Sprach- und Fortbildungskursen, Übersetzungshilfen etc.) tatkräftig unterstützen. Außerdem könnten Sprachbüros über die Einhaltung der sprachlichen Verpflichtungen durch die Verwaltung wachen, oder Empfehlungen für neue gesetzliche Maßnahmen ausarbeiten und die entsprechenden Anstrengungen koordinieren. Aber noch wurde die Mehrsprachigkeit unseres Landes nicht als Wert entdeckt, den es — wie anderswo — entschieden zu pflegen gilt.

Cëla enghe: 01



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Comentârs

4 responses to “Ufìtziu de sa Limba Sarda.”

  1. Mario Crosta avatar

    Segnalerei un forum de “la nuova Nuova Sardegna”, quotidiano di Sassari, in proposito:
    http://lanuovasardegna.repubblica.it/dettaglio/La-questione-della-limba/1329606

  2. pérvasion avatar

    Sul blog di AG Sassai ho trovato anche questo:

    ”PREAMBOLO DELLA COSTITUZIONE EUROPEA

    ISPIRANDOSI alle eredità  culturali, religiose e umanistiche dell’Europa, da cui si sono sviluppati i valori universali dei diritti inviolabili e inalienabili della persona, della libertà , della democrazia, dell’uguaglianza, e dello Stato di diritto;
    CONVINTI che l’Europa, ormai riunificata dopo esperienze dolorose, intende avanzare sulla via della civiltà , del progresso e della prosperità  per il bene di tutti i suoi abitanti, compresi i più deboli e bisognosi; che vuole restare un continente aperto alla cultura, al sapere e al progresso sociale; che desidera approfondire il carattere democratico e trasparente della vita pubblica e operare a favore della pace, della giustizia e della solidarietà  nel mondo;
    PERSUASI che i popoli d’Europa, pur restando fieri della loro identità  e della loro storia nazionale, sono decisi a superare le antiche divisioni e, uniti in modo sempre più stretto, a forgiare il loro comune destino;
    CERTI che, ”Unita nella diversità â€, l’Europa offre ai suoi popoli le migliori possibilità  di
    proseguire, nel rispetto dei diritti di ciascuno e nella consapevolezza delle loro responsabilità  nei confronti delle generazioni future e della Terra, la grande avventura che fa di essa uno spazio privilegiato della speranza umana;
    RISOLUTI a proseguire l’opera compiuta nel quadro dei trattati che istituiscono le Comunità  europee e del trattato sull’Unione europea, assicurando la continuità  dell’acquis comunitario;
    RICONOSCENTI ai membri della Convenzione europea di aver elaborato il progetto della presente Costituzione a nome dei cittadini e degli Stati d’Europa…”

    Commento di Mario Crosta — Agosto 10, 2007 #

    Grazie Mario per aver sottolineato il testo che abbiamo estrapolato dalla Costituzione Europea… Una Costituzione che se dal punto di vista economico deve essere migliorata, ha nei suoi principi ispiratori quegli ideali di libertà  e di giustizia che sono patrimonio comune di tutta Europa. Evviva l’Europa patria comune! Evviva l’Europa delle Nazioni!

    Commento di Ag Sassari — Agosto 12, 2007 #

    Grazie AG Sassari perche’ con questo tuo breve intervento mi hai fatto sentire come se fossi ancora per un attimo in Sardegna. Ho trattenuto a stento le lacrime, credimi. Forza Paris!

    Commento di Mario Crosta — Agosto 13, 2007 #

    Grazie Mario! La Sardegna sta nel cuore di chi la conosce! Sono fiero di essere sardo: anche al di fuori della nostra isola il nostro popolo fa comunità  e tradizione! Penso ai tanti sardi emigrati e mi rende felice che il nostro ”essere sardo” è sempre vivo anche in terre più o meno lontane!

    Commento di Ag Sassari — Agosto 13, 2007 #

    La Sardegna mi ha tenuto in vita quando volevo morire, mi ha fatto da mamma, da sorella e da moglie, sento le sue montagne a volte di notte che mi chiamano e girando per l’Europa confronto tutti i paesaggi che vedo con quelli della Nurra e del Turritano. Vivo molto lontano, ma ce l’ho nel cuore. Se anche tu sei stato sulla cima di quel gigantesco ed antichissimo altare pagano a meta’ strada tra Sassari e Porto Torres, sai cosa si prova a sentirsi nella culla del genere umano. Secondo me c’e’ bisogno dei sardi anche in Alto Adige, riuscirebbero a fare molto, a dare un buon esempio. Il fatto che tu intervenga in questo blog di Davide e’ molto importante. Pensa che anche l’autodeterminista Pervasion sul suo sito della bbd ha cominciato a parlare dell’Ufitziu de sa limba sarda… si potrebbe parlare a suocera perche’ nuora intenda!!!

    Commento di Mario Crosta — Agosto 13, 2007 #

    Ma secondo me Pervasion parla della Sardegna per sentito dire… ma lui immagina il livello di diffusione del sardo nell’isola? (I vari dialetti oserei dire…)! E comunque se gli può fare piacere gli comunico che esistono anche da noi dei gruppi ”indipendentisti” (alcuni estremisti altri meno)… Ciò non toglie che che non è una ”indipendentia” che ci fa acquistare la nostra identità ! Noi siamo già  sardi! Il nostro essere italiani non ci toglie certo la nostra ”sardità â€!

    Commento di Ag Sassari — Agosto 13, 2007 #

    http://www.tempusnostru.it/554.6517.page?SCREEN=noas_template_noa_cumpreta

    Commento di pérvasion — Agosto 13, 2007 #

    Pervasion la Repubblica italiana tutela le minoranze linguistiche. Da qui non si scappa… Spetterebbe alla Regione Autonoma della Sardegna valorizzare maggiormente la lingua sarda… Io sono sassarese, il mio dialetto è vicino al corso del sud; che ne dici se proponiamo l’accorpamento alla Corsica??? Ti rendi conto dei paradossi a cui si può arrivare ragionando come fai tu? Comunque faccio un mea culpa… le istanze per la valorizzazione del sardo, nell’isola, le portano avanti sempre gli stessi gruppi (più o meno ”indipendentisti”). I partiti maggiori non ci pensano… purtroppo sono talmente tanti i problemi che affliggono la nostra terra che quello linguistico non sembra essere da primo piano. http://azionegiovanisassari.blogspot.com/ Leggi la situazione della scuola sassarese e sarda per esempio… Invece a mio parere la riscoperta del sardo sarebbe un incentivo culturale nella piattezza dell’istruzione sarda.

    Ps: Io sono per una maggior valorizzazione dell’italiano stesso (il livello di conoscenza della nostra lingua lascia alquanto desiderare, basterebbe sentire qualche politico che siede a Montecitorio!); gli anglicismi senza dubbio stanno avendo un effetto deleterio… dovremmo fare come fece la Francia…

    Commento di Ag Sassari — Agosto 13, 2007 #

    Forse sarebbe meglio spiegare a Pervasion che in Sardegna non c’e’ solo la lingua sarda oltre all’italiano. Ma per esempio ci sono anche il catalano, il carlofortino, il gallurese, il logudorese, il campidanese ecc. Il bello della Sardegna e’ che appunto il problema linguistico non e’ mai stato in primo piano, perche’ i sardi si sono sempre integrati perfettamente con culture, storie, tradizioni e lingue diverse. In estate gli abitanti dell’isola da 1 milione e mezzo che sono diventano piu’ di 7 milioni, ospitano turisti di tutto il mondo, una concentrazione cinque volte superiore al normale che mette a dura prova le strutture e le infrastrutture dell’isola, eppure anche con loro sono maestri di ospitalita’. Non solo quelli che campano di turismo. In Alto Adige non hanno ancora imparato bene ad integrarsi, invece, perche’ c’e’ fondamentalmente chi soffia sul fuoco dell’intolleranza. Ogni scusa e’ buona per offendere l’altro gruppo etnico. Perfino un dirigente della Sudetiroler Freiheit a cui per un forte eccesso di velocita’ era stata ritirata la patente ha avuto la sfrontatezza di farne un caso di polemica sui carabinieri sul sito della Klotz. Senza nemmeno pentirsi pubblicamente per aver guidato ad alta velocita’ rischiando di travolgere e forse uccidere qualcuno. Questi Matteo Boe delle Dolomiti credono profondamente di avere soltanto dei diritti e non dei doveri nei confronti della societa’. Si credono degli dei, degli impuniti, la razza superiore… ed e’ per questo che e’ piu’ difficile integrarsi con gli altri esseri umani, indipendentemente dalla lingua che parlano. Chi semina vento, pero’, raccogliera’ solo tempesta.

    Commento di Mario Crosta — Agosto 14, 2007 #

    Se per lei l’integrazione significa sottomettersi allo stato nazionale, nascondere la propria lingua e cultura, come è successo in Sardegna, allora sono proprio contento del suo giudizio.

    Sulla questione della guida pericolosa siamo, invece, perfettamente daccordo.

    Commento di pérvasion — Agosto 23, 2007 #

    Cosa sarebbe successo in Sardegna? Mi sa che lei ha tante belle fette di salame sugli occhi… e delle noci nelle orecchie. Ma se non c’e’ un solo abitante di quell’isola che non sappia alla perfezione cantare Nanneddu Meu fin da bambino. Si faccia spiegare chi e’…

    Commento di Mario Crosta — Agosto 23, 2007 #

    Nanneddu meu,
    su mund’ est gai,
    a sicut erat
    non torrat mai.
    Semus in tempos
    de tirannias
    infamidades
    e carestias.
    Como sos populos
    cascant che cane,
    gridende forte:
    «Cherimus pane».
    Famidos, nois
    semus pappande
    Pan’ ’e castanza,
    terra cun lande.
    Terra ch’ a fangu
    torrat su poveru
    senz’ alimentu,
    senza ricoveru.
    Cuddas banderas
    numeru trinta
    de binu ’onu
    mudad’ hant tinta.
    Appenas mortas
    cussas banderas
    non piùs s’osservant
    imbreagheras.
    Semus sididos
    in sas funtanas,
    pretende s’abba
    parimus ranas.
    Peus su famene
    chi, forte, sonat
    sa janna a tottus
    e non perdonat.
    Adiosu, Nanni,
    tenedi contu,
    faghe su surdu,
    ettad’ a tontu.
    A tantu, l’ ’ides,
    su mund’ est gai:
    a sicut erat
    non torrat mai.

    Commento di Mario Crosta — Agosto 23, 2007 #

    Io avrò anche il prosciutto sugli occhi, ma Euromosaic scrive: »The situation, in short, is one of asymmetrical diglossia in which Italian is the socially prestigious language, associated with modern urban life, power and social advancement, while Sardinian is associated with traditional rural life. Italian is used more by women than by men and more by young people than by their elders. It is therefore a situation of linguistic regression in which Sardinian is being replaced by Italian.« ed anche »This would appear to be yet another minority language group under threat. The agencies of production and reproduction are not serving the role they did a generation ago. The education system plays no role whatsoever in supporting the language and its production and reproduction. The language has no prestige and is used in work only as a natural as opposed to a systematic process. It seems to be a language relegated to a highly localised function of interaction between friends and relatives. Its institutional base is extremely weak and declining. Yet there is concern among its speakers who have an emotive link to the language and its relationship to Sardinian identity.«

    Commento di pérvasion — Agosto 23, 2007 #

    http://www.uoc.edu/euromosaic/index.html

    Commento di pérvasion — Agosto 23, 2007 #

    Ovvio, se prendiamo come indicatore per la vivacità , il prestigio ed in fin dei conti la salute di una lingua la capacità  di cantare »Nanneddu Meu«… sarà  certamente una lingua senza problemi. Oppure, come direbbe qualcuno di AG in Sudtirolo, la vera minoranza in Sardegna sono gli italiani.

    Commento di pérvasion — Agosto 23, 2007 #

    von: orfino.mioblog.it [siehe]

  3. Mario Crosta avatar

    Per la precisione aggiungerei anche questo commento che ho trovato nello stesso post:

    Le lettere anonime come le sue (finche’ non si presenta con nome e cognome e indirizzo come faccio io e come fa Orfino) non mi fanno ne’ caldo ne’ freddo, possono dire tutte le scemenze che vogliono, girare le frittate dopo un bel lancio col padellone, condirle in inglese che fa piu’ fine, ma non cambiano di una virgola il fatto che sono anonime, anche dietro un nick name. Quando avra’ il coraggio di presentarsi, ne guadagneremo in chiarezza. Fino ad ora invece lei si e’ comportato oggettivamente come un provocatore e poiche’ l’ho invitata piu’ volte a presentarsi e non l’ha mai fatto, vuol dire che vuole continuare ad esserlo. Nel blog di Franco Ziliani, che scrive di vino, ad un provocatore come lei hanno definitivamente negato l’accesso. Con grande soddisfazione di tutti. AG Vipiteno dunque e’ fin troppo tollerante nei suoi confronti, perche’ non l’ha ancora fatto. Io pero’ sto con Ziliani e d’ora in avanti al nick name pervasion non rispondero’ mai piu’. Lei per me e’ come uno zero, semplicemente non esiste.

    Commento di Mario Crosta — Agosto 23, 2007 #

  4. pérvasion avatar

    Dieser Kommentar war zum Zeitpunkt des Zitats noch nicht vorhanden und hat im Übrigen auch nichts mit dem Thema dieses Eintrags zu tun. Trotzdem trägt er dazu bei, das Bild eines gewissen Crosta Mario zu schärfen.

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