Negli ultimi mesi e anni a più riprese abbiamo criticato che le web statali (Cashback di stato, Lotteria degli scontrini e quant’altro) non tengono conto delle lingue minoritarie e quando lo fanno, avviene in misura insufficiente.
Faccio qui l’esempio della Spagna, dove il Governo ha recentemente istituito un Bonus culturale per i giovani, il cui sito specifico si presenta in questo modo:
Sito internet del Bonus culturale per i giovani (nella versione basca)
In alto a sinistra ben cinque icone per quattro lingue parlate sul territorio statale (castigliano, catalano nelle varianti catalana e valenciana, galiziano e basco). Anche scorrendo le sottopagine risultano tutte completamente tradotte nelle lingue minoritarie.
Quando di riflesso si definiscono il Sudtirolo e i diritti linguistici delle minoranze qui residenti come «esemplari» o perfino i «migliori al mondo» (se non si arriva all’aberrazione di definire minoritaria la lingua dominante), spesso vale la pena volgere lo sguardo altrove per rendersi conto che così non è e che c’è ancora molto da fare.
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