Ancora una volta, purtroppo, (come già qui, qui o qui) Sandro Repetto, unico deputato alla Dieta sudtirolese del PD, ha perso l’occasione di non fare il fratello d’Italia.
All’accusa di tolomeizzazione, mossa poche settimane fa al CAI per la scritta monolingue sul Rittner-Horn-Haus, infatti, risponde con la richiesta di tolomeizzare anche la Dreischusterhütte dell’AVS — facendo finta di non capire che italianizzazione non equivale certo a riconciliazione.
In tutto il mondo si stanno facendo passi verso l’abolizione di invenzioni e imposizioni toponomastiche (01
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ecc.), ma la cosiddetta sinistra italiana riesce ancora a scrivere frasi come questa:
Il multilinguismo e il bilinguismo nelle indicazioni toponomastiche e odonomastiche sono valori insindacabili e costituiscono ricchezza nel nostro territorio[.]
— interrogazione di Sandro Repetto, stralcio
A maggior ragione questa affermazione risulta farsesca se teniamo in considerazione che lo Stato, illegalmente, non garantisce il bilinguismo odonomastico su migliaia di Carte d’identità (documenti ufficiali!) — ma la priorità del PD è quella di chiedere la reitalianizzazione di un rifugio di montagna.
Comunque, va riconosciuto che il multilinguismo e il bilinguismo per Repetto sono valori un po’ meno insindacabili quando si tratta, ad esempio, di sanità.
Cëla enghe: 01
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