L’unico deputato alla Dieta sudtirolese del PD, Sandro Repetto, scrive su Facebook:
LOS VON WIEN
La cara Austria, quella che gli Schutzen (sic) vogliono tanto, sbatte la porta e soffia i turisti tedeschi all’Alto Adige. Se non fosse una tragedia per il nostro settore turistico mi verrebbe da ridere. E invece ancora una volta la storia insegna che la destra nazionalista fa i comodi suoi, altro che … prima gli austriaci.
Il riferimento è all’accordo tra Germania, Austria e alcuni altri paesi di riaprire i rispettivi confini, mentre l’Italia per ora non sembra far parte del gioco.
Quell’Italia che per prima aveva chiuso — in maniera disordinata — i propri confini a chi proveniva dalle zone maggiormente colpite da Covid-19, ma che tuttora non è riuscita a portare sotto controllo i contagi, specialmente in Lombardia. In base ai numeri ufficiali la decisione di Austria e Germania non pare del tutto arbitraria.
Ammesso e non concesso che decisioni epidemiologiche debbano per forza sottomettersi alle necessità economiche e turistiche, non solo i turisti tedeschi in Sudtirolo potrebbero già arrivare da metà giugno se questa nostra terra facesse parte dell’Austria (e quindi il contrario di Los von Wien), ma la «cara Austria» avrebbe anche meno difficoltà ad aprire al Sudtirolo se fossimo davvero autonomi o, ancor meglio, indipendenti rispetto a Roma. Non essendo questo il caso, difficilmente potranno esserci soluzioni differenziate. Quindi sinceramente non si capisce come si possa dare la colpa a Vienna.
La critica al nazionalismo, infine, mossa da chi il virus poche settimane fa sognava di sconfiggerlo con l’orgoglio nazionale (e il tricolore alla finestra), sinceramente fa sorridere.
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