Era davvero ora che UIL Scuola del Sudtirolo prendesse posizione sulla possibile regionalizzazione della scuola in Italia. Stavamo proprio aspettando il suo immancabile contributo, riassumibile nel più che noto: giù le mani! Non dimenticando, a mo’ di nota creativa, di agitare un po’ lo spauracchio del patentino.
Infatti, secondo il segretario regionale Marco Pugliese, il passaggio di competenze scolastiche al Sudtirolo potrebbe comportare proprio l’introduzione dell’obbligo di bilinguismo per le insegnanti. Ipotesi più che stramba, visto che il patentino è richiesto, negli ambiti in cui la legge lo prevede, indifferentemente alle dipendenti statali, provinciali o comunali.
Ma forse la preoccupazione è piuttosto un’altra, quella di
un accentramento di potere funzionale pericoloso
— Marco Pugliese
in capo alla provincia o alla regione, a scapito magari dell’odierno centralismo di potere funzionale pericoloso salubre dello stato.
Infatti
La scuola deve prima di tutto creare cittadini italiani, poi anche regionali.
— Marco Pugliese
Eh, già, le solite convincentissime priorità dei sindacati nazionali.
L’auspicio quindi è che in Sudtirolo
si preservi l’assetto attuale che offre ampie garanzie da ogni punto di vista.
— Marco Pugliese
Strano. Mi sembrava di ricordare — sbaglierò! — che negli anni novanta aveste combattuto contro l’introduzione dell’assetto attuale, proprio perché secondo voi avrebbe inesorabilmente portato a un «accentramento di potere funzionale pericoloso» o giù di lì.
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