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Senza Voce.

Autor:a

ai

Wer tanzt, versteckt sein Gesicht nicht.

Arabisches Sprichwort.

Ein Bekannter hat kürzlich Dr. Abdelouahed El Abchi (kurz Abdel) meinen Beitrag zum Integrationsdesaster zur Kenntnis gebracht. Der habe sich — so mein Bekannter — nicht nur mit dem Inhalt einverstanden erklärt, sondern berichtet, er habe in einem Brief an den Verein Rete dei Diritti dei Senza Voce ganz ähnliche Töne angeschlagen.

Abdel stammt aus Marokko und ist in Südtirol als Interkultureller Mediator tätig. Jetzt liegt mir sein Brief an Senza Voce vor, den ich zum Zwecke der Diskussion veröffentlichen darf:

Cari senza voce,

Vorrei da tanto tempo rispondere ai vostri E-Mail che ricevo e oggi accolgo l’occasione per dirVi quello che penso:

voi siete quelli che difendono i diritti dei cittadini immigrati e cercano la convivenza in Alto Adige e sono pienamente d accordo con Voi e saro disponibile a collaborare per una società  moderna basata sull’ rispetto reciproco tra le persone e tra le culture. PERO da quello che lego e quello che fatti mi sembra tutto in Italiano, e parlati tutti solo l’Italiano e dovete essere un esempio per altri cittadini cio, che siete i primi a rispettare le altre culture cercando di imparare il Tedesco. Non mi sembra giusto parlare della convivenza in Alto Adige e voi parlate solo una lingua, sapendo che in Alto Adige ci sono tre lingue ufficiale…Noi non siamo solo in Italia, siamo in una realtà diversa…(molto importante capirlo e farlo capire ad altri cittadini immigrati)

Quello che vorrei dire con questo E-mail: chi parla della convivenza interculturale e del rispetto, e per avere anche una credibilità nella società  deve parlare il tedesco e l italiano.

cosa ne pensate???

Vi auguro buon lavoro.

Abdel

Mir ist nicht bekannt, was Senza Voce auf diesen Brief geantwortet hat. Hoffentlich trägt seine Veröffentlichung dazu bei, die Immigration differenzierter zu betrachten und die Probleme der Integration vorurteilslos zu analysieren.



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Comentârs

3 responses to “Senza Voce.”

  1. niwo avatar
    niwo

    Die Initiative von Abdel ist ein Anstoß zu einer notwendigen Diskussion. Sein Engagement in Südtirol als Mediator, wo er unter anderem auch Vorträge an Schulen und an Jugendzentren hält, ist generell von unschätzbarem Wert.

  2. fabivS avatar
    fabivS

    In realtà è l’argomento che io giro tutte le volte agli italiani di destra.
    Cominciano col dire “Gli immigrati devono adattarsi alle nostre regole, devono integrarsi devono imparare la nostra lingua e conoscere la nostra cultura; non siamo noi che ci dobbiamo adeguare…”. Al che faccio presente che quasi la totalità degli italiani residenti in provincia ha storie di immigrazione alle spalle e che dovrebbe ben conoscere i problemi ad essa collegata.
    Se poi insistono faccio notare che, come immigrati, noi fummo proprio della peggior specie. Non solo non cercammo inizialmente di integrarci minimamente, ma anzi, volevamo proprio che avvenisse il contrario, cioè che gli altri (ceteros) imparassero da noi lingua leggi ed arti… quelli che si lamentano per l’apertura di un centro di culto islamico dovrebbero, in coscienza, confrontarsi prima con l’operato di Tolomei !!!

  3. fabivS avatar
    fabivS

    … ovviamente la rete dei senza voce non è affatto di destra, anzi; però anche a loro un po’ di bilinguismo in più non potrebbe che giovare.

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