Potrebbe non concretizzarsi mai la richiesta della corte costituzionale italiana di aggiungere il nome di San Giovanni a quello di Sèn Jan. Si parla del comune nato dalla fusione di Vich e Poza (Fascia) il 1 gennaio 2018, e lo si evince da un’intervista col segretario comunale Luigi Chiocchetti pubblicata sulla Usc di Ladins del 30 novembre.
Giulio Florian, sindaco di Sèn Jan, infatti, preferirebbe un cambio totale del nome piuttosto che adeguarsi al dettato della Consulta. A tal fine — spiega Chiocchetti — sarebbe necessario un nuovo referendum o, in alternativa, una maggioranza dei tre quarti in consiglio comunale e nel consiglio regionale.
Non è invece chiaro se l’orientamento del primo cittadino (ombolt) sia quello di trovare una nuova dizione «bilingue» oppure un nome ladino «intraducibile». Ad ogni modo per ora la questione rimane interessante.
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