Oggi, sul quotidiano A. Adige è apparso un articolo di Francesco Palermo, già senatore PD/SVP, sul solito tema della doppia cittadinanza. Fra le altre, il giurista e «esperto di minoranze» pone anche la seguente interessantissima domanda:
Sarebbe ancora giustificato parlare di minoranze di fronte a cittadini di un altro Paese?
Cioè: se le cittadine sudtirolesi di lingua tedesca e ladina ottenessero, oltre a quello italiano, anche il passaporto austriaco si tratterebbe ancora di minoranze?
Questione fondata, visto che — si sa — da quando
- la comunità italiana in Croazia ha avuto diritto alla doppia cittadinanza croata e italiana
- la Slovenia concede il proprio passaporto a membri della comunità slovena in Friuli e nella Venezia Giulia e
- le magiare di Transilvania hanno ottenuto il passaporto ungherese
le relative minoranze: puf, sono scomparse nel nulla, trasformandosi come d’incanto in comitive turistiche permanenti*.
Qualche mese fa lo stesso Palermo aveva posto un’altra domanda fondamentale: ma le eventuali titolari di doppia cittadinanza saranno esonerate dal doppio pagamento delle tasse (come d’altronde è già previsto dai trattati in vigore)? Noi, ovviamente, rimaniamo in attesa di ulteriori entusiasmanti evoluzioni.
*) se non erro vengono definite proprio così nella legge 482/99
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