Leggermente surreale l’intervista a Alessandro Urzì — candidato alle prossime elezioni politiche con la destra radicale di Fratelli d’Italia — apparsa oggi sull’A. Adige. Innanzitutto questa domanda:
Lei ha incarnato una destra di impronta liberale. Con Fratelli d’Italia si pone alla guida di un movimento identitario e tradizionalista, comprese le battaglie no gender.
Gentile fr.g. (Francesca Gonzato), guardi che l’amico liberale oltre a voler limitare — liberalmente — la libertà di pensiero, le battaglie «no gender» e omofobe le ha sempre fatte.
Il rapporto tra Bolzano e Roma deve essere paritario. Invece Bolzano, cioè la Svp, dice “cancellate la toponomastica italiana” e Roma risponde “va bene”.
Devo proprio essermi perso qualcosa. Che io sappia la toponomastica non solo è sempre quella di Tolomei, ma Roma ha detto «va bene» proprio a Urzì e ai suoi, senza mai fare un passo indietro.
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