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I mossos si oppongono alla magistratura.

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La polizia catalana (mossos d’esquadra) ha confermato via Twitter quelle che finora erano solo «voci di corridoio», ovvero la preoccupazione che lo sbarramento dei seggi elettorali in vista del referendum di domenica possa alterare l’ordine pubblico. Sarebbe stato il maggiore Josep Lluís Trapero a consegnare ai magistrati un documento contenente tutte le sue obiezioni durante un’incontro avvenuto oggi.

Concretamente, i messaggi pubblicati sul social network affermano che «diverse considerazioni sono state inviate alla magistratura rispetto alla tensione che si sta generando» in relazione al referendum del 1. ottobre. «L’applicazione delle misure decise dalla magistratura devono adeguarsi ai princípi base che regolano qualsiasi azione della polizia» e «ciò comporta la necessità di essere particolarmente attenti ai princípi d’opportunità, proporzionalità e congruenza».

E infine «l’esecuzione degli ordini non esclude la responabilità professionale di considerare che la loro applicazione possa avere conseguenze indesiderate», conseguenze riferite «alla sicurezza delle cittadine e dei cittadini e al più che prevedibile rischio che si creino alterazioni dell’ordine pubblico».

Cëla enghe: 01 02 03 || 01



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