Relitti fascisti — vediamo un po’ che succede altrove. A Barcellona, al centro culturale El Born, è stata allestita una mostra temporanea (!) che ripercorre in maniera critica (!) il periodo franchista. Nonostante la contrarietà delle sinistre, davanti al centro culturale è stata posizionata una statua di Francisco Franco a cavallo rimossa già da anni dalla via pubblica. Fra l’altro si tratta di un Francisco Franco decapitato, in quanto la statua era già stata oggetto di atti di resistenza (o «vandalici», come si direbbe da noi).
Alla fine la statua posizionata davanti all’ingresso de El Born, nonostante le transenne e la presenza di un servizio di sicurezza, è sopravvissuta esattamente tre giorni.
Il primo giorno, cittadine e cittadini hanno iniziato a gettare uova alla statua, come questa donna parecchio infuriata:
https://youtu.be/iZkE25BhmMI
Inoltre, a Franco è stata messa una testa di maiale. Poi via via la situazione è andata «degenerando».
Nella seconda notte il monumento è stato oggetto di imbrattamenti vari, inclusa la scritta Joventut Comunista. Inoltre, come si vede in questo tweet, vi hanno appeso una bandiera indipendentista (e successivamente una bandiera arcobaleno):
(Traduzione: Ciao Ada Colau [sindaca di Barcellona] e Gerardo Pisarello [assessore competente], vi informo che la statua di Franco sta per essere molto “contestualizzata”.)
Infine, nella terza notte, la statua è stata gettata a terra:
https://www.youtube.com/watch?v=XadoIb58Fvo
Durante la stessa notte il comune di Barcellona ha ritirato il monumento assieme alla statua della vittoria, anch’essa posizionata all’esterno (e anch’essa tolta anni fa dalla centralissima Avinguda Diagonal), comunicando ufficialmente che entrambi non saranno mai più esposti in pubblico.
In Sudtirolo in un caso analogo che succederebbe? E soprattutto: cosa direbbe la sinistra «ufficiale»?
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