Poco più di un anno fa la montagna più alta dell’Alaska, che è anche la montagna più alta degli Stati Uniti, tornò a chiamarsi ufficialmente Denali. La decisione fu presa dal presidente Barack Obama in persona poco prima di una sua visita allo stato del nord, ma in realtà l’amministrazione statale dell’Alaska aveva già iniziato anni prima a non fare più uso del nome imposto dai colonizzatori: Mount Mc Kinley.
La settimana scorsa una consulta referendaria vinta con soli sei voti di scarto ha mandato in soffitta anche «Barrow City», nome dal vago sapore colonialista di una ridente cittadina dell’Alaska. Anzi: della città più a nord degli Stati Uniti. D’ora innanzi, su proposta iniziale di un consigliere comunale, tornerà a chiamarsi Utqiaġvik, nome originale in lingua inupiaq.
Mentre il luogo è abitato dagli Iñupiat da circa 1500 anni, il nome Barrow, riferito all’ammiraglio Sir John Barrow, risaliva al 19° secolo.
Speriamo ovviamente che il nostro assessore alla «cultura», Christian Tommasini (PD), non si accorga di nulla. Lui avrebbe certamente preferito il toponimo inglese.
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