Comentârs

3 responses to “Manifest: Punkt eins.”

1. 

   Étranger

   Publiché

   14.11.2006 – 9:50

   Forse io qui aggiungerei all’espressione “sudtirolesi” il termine “cittadini”: cittadini sudtirolesi.

   Ovviamente, alla luce della sua storia controversa, anche l’uso di questo termine è discutibile. Ma secondo me esso può essere inteso, alla maniera di Renan, come l’indispensabile passo che ci porta oltre la nozione di “appartenenza etnica” che prevale in Sudtirolo (e che noi abbiamo il compito di decostruire).

   “E proprio in polemica con l’identificazione della nazione con una comunità  etnica, Ernest Renan, nella celebre conferenza pronunciata alla Sorbona l’11 marzo 1882, riprendeva la concezione volontaristica, di ascendenza rivoluzionaria, della cittadinanza, con l’intento di togliere importanza ai dati oggettivi della lingua, della religione e della razza, che dividono e contrappongono una nazione alle altre, per attribuirne alla scelta volontaria e consensuale di una collettività  ”costruita da sentimento dei sacrifici compiuti” e confermata attraverso un plebiscito quotidiano”.

   http://www.recensionifilosofiche.it/crono/2006-03/costa.htm

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2. 

   taib

   Publiché

   14.11.2006 – 11:42

   dimentichi che così i Ladini risulterebbero suddivisi non solo in tre province (opera di Mussolini), ma in due stati.

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3. 

   pérvasion

   Publiché

   14.11.2006 – 15:01

   Obschon ich persönlich der Auffassung bin, dass

   – es sich nicht um Staaten im engeren Sinne handeln würde;
   – dieses Projekt ohne Ladiner nur schwer vorstellbar wäre;
   – der Unabhängigkeitsprozess, so er stattfindet, auf alle ladinischen Täler ausdehnbar wäre;

   ist festzuhalten, dass die »Schutzklausel« die Freiheit der Ladiner ohnedies gewährleistet:

   Das Recht auf Selbstbestimmung der Ladiner mit ihrem geschlossenen Siedlungsgebiet bleibt ausdrücklich unangetastet;

   Da sie Teil des Manifests ist, wird sie zu gegebenem Zeitpunkt zur Diskussion gestellt.

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