In seguito a una consultazione privata autogestita sull’indipendenza del Veneto dall’Italia, nello scorso mese di giugno il Consiglio Regionale del Veneto aveva deciso l’indizione di un referendum consultivo a carattere ufficiale. Secondo la legge approvata le cittadine ed i cittadini dovrebbero essere chiamati a decidere circa l’opportunità di fondare una «Repubblica indipendente e sovrana».
Nonostante il governo romano ad agosto abbia deciso l’impugnazione del provvedimento dinnanzi alla corte costituzionale, la Regione per ora non sembra intenzionata a fermarsi. Ne è prova, fra le altre cose, la pubblicazione — avvenuta proprio questa settimana — di una scheda tecnica per il versamento di contributi volontari in favore del referendum, come previsto proprio dalla legge impugnata. Secondo quanto deciso dal Consiglio Regionale, infatti, una parte della somma necessaria all’effettiva celebrazione della consultazione potrebbe (e dovrebbe) provenire dalla stessa cittadinanza veneta e forse anche da qualche imprenditore favorevole all’autodeterminazione. Ad ogni modo, a scanso di dubbi, la scheda tecnica specifica anche che i contributi saranno restituiti se non sarà possibile utilizzarli in favore dello scopo previsto.
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