Ho presentato al Parlamento Europeo […] il semestre di presidenza italiano. Non lo ha considerato quasi nessuno, ma si è alzato un catalano e ha detto: «Scusi, qual’è la posizione dell’Italia sul referendum del 9 novembre in Catalogna?» E forse qualcuno si sarebbe potuto alzare dalla Scozia, e forse qualcuno si sarebbe potuto alzare da altre parti […] della nostra Europa. Perché? Perché paradossalmente nel momento in cui si allarga l’Europa, e l’Europa si sta allargando — e abbiamo accolto la domanda di status di candidato della Romania (sic)… se pensiamo dov’eravamo 15 anni fa con i barconi che arrivavano a Brindisi e oggi abbiamo l’Albania che è formalmente candidata a entrare nell’Unione Europea, un fatto molto positivo e molto bello — mentre si allarga l’Europa, si rafforza in alcune zone il bisogno di indipendenza, di autonomia. E mi sono domandato: Ma come può oggi un’Europa degna di questo nome non fare i conti con questo strano rapporto tra bisogno di un governo continentale e contemporaneamente il bisogno di affermare l’autonomia?
dal discorso di Matteo Renzi (PD), premier italiano, Prösels, 05.07.2014
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