Da vari mesi si preannuncia il possibile passaggio delle locali Agenzie delle Entrate dallo Stato italiano all’amministrazione sudtirolese e le trattative — stando a quanto affermano le autorità locali — sarebbero ormai avanzate. Probabilmente verrà delegata la competenza amministrativa e non già la competenza legislativa in materia di riscossione e di lotta all’evasione. Ma da quando si discute concretamente di quest’eventualità il sindacato di categoria, da copione, si dice preoccupato, chiedendo chi garantirebbe la necessaria terzietà dell’Agenzia rispetto alla politica e all’amministrazione provinciali. Appare proprio singolare che un sindacato ignori che le Agenzie delle Entrate fanno parte, oggi come domani, dell’amministrazione pubblica (e non già, ad esempio, della giustizia) per cui non godono di alcuna terzietà. Anzi, il potere esecutivo ha la facoltà ed il dovere di indirizzare l’opera di contrasto all’evasione, mentre sarà proprio il compito della giustizia vigilare che il tutto avvenga nel rispetto delle leggi, a partire dall’equità e dalla parità di trattamento. Così è oggi e così sarà nel caso in cui la competenza passasse nelle mani della Provincia, e se dunque il sindacato nutre dubbi in tal senso, questi vanno ricondotti all’ignoranza, alla malafede o addirittura al preconcetto nei confronti dell’amministrazione sudtirolese.
D’altronde, che la federalizzazione delle riscossioni non sia in contrasto con la giustizia, l’eguaglianza e la trasparenza lo dimostrano molti paesi, a partire dalla Germania, nei quali tale servizio è da sempre un compito attribuito ai territori. Senza contare che esistono stati sovrani di dimensioni più ridotte del Sudtirolo che non solo riescono a riscuotere le tasse, ma ottengono risultati di trasparenza e lotta alla corruzione nettamente migliori dell’Italia, ma non è difficile.
In tal senso casca a fagiuolo un’inchiesta di Report Rai di qualche giorno fa, che evidenzia come oggi non solo non vi sia alcuna terzietà fra potere centrale, locale, Agenzia delle Entrate ed Equitalia, ma anche come lo stato influisca attivamente sull’ente per proteggere determinate aziende a lui vicine (Telecom, Enel…), come vengano sistematicamente tartassati i piccoli evasori a vantaggio dei pesci più grossi o come funzionari corrotti aprano accertamenti fiscali al solo scopo di incassare una tangente. Se è questo il sistema che i sindacati vorrebbero difendere dalla Provincia, ben venga il passaggio immediato della competenza.
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