[…] E mi auguro che i giovani, soprattutto italiani, costruiscano un nuovo rapporto fra la città e il territorio, così come spero che i sudtirolesi della periferia non urbana inizino a percepire Bolzano non come un corpo avulso all’interno del loro territorio (tra il bucolico e il tradizional-nostalgico), ma come il luogo delle funzioni di eccellenza e di ricchezza.
Dall’intervista col vicepresidente sudtirolese Christian Tommasini (PD), pubblicata ieri dal quotidiano A. Adige.
Lo stesso «ministro alla cultura italiana» potrebbe invero dare impulsi a un «nuovo rapporto fra la città e il territorio» se mettesse da parte lo stereotipo (tanto diffuso quanto superato) del territorio «tra il bucolico e il tradizional-nostalgico» — magari non dimenticando di valorizzare le famose «eccellenze» del capoluogo, ché poco si notano.
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