Italia-Germania: ci siamo. È molto più di una partita. Italia e Germania sono sempre state nemiche, e quando erano alleate non c’era da fidarsi. L’Italia è un mondo e una civiltà, chiamiamola classica-latina-cattolica, la Germania è un altro mondo e un’altra civiltà, chiamiamola romantica-gotica-luterana. Si dice: i tedeschi ci amano ma non ci stimano, noi li stimiamo ma non li amiamo. Perché non li amiamo? Perché non ci stimano? Noi abbiamo fatto qualcosa che loro han sempre sognato e mai avuto: abbiamo dominato il mondo per secoli, impiantando la civiltà. Abbiamo imposto la lingua, il diritto, i tribunali, i codici, la letteratura, il teatro, il pensiero, la storiografia.
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Ferdinando Camon sull’A.Adige di oggi.
Sono passati 90 anni da quando l’Italia si precipitò sciaguratamente nell’equivoco fascista di considerarsi il degno successore dell’Impero romano. Con tutte le tragiche e criminali conseguenze che conosciamo.
Hinc ceteros excoluimus lingua legibus artibus.
Ma da quell’epoca ad oggi molti, troppi, sembrano non avere imparato nulla. Tra cui il più importante (per diffusione) quotidiano in lingua italiana del Sudtirolo. Mentre Camon termina così
Chiunque vinca stasera, domani resterà la poca simpatia o l’antipatia o l’odio che c’è sempre stato. E sempre ci sarà.
rimaniamo tutti in attesa delle prossime bellissime quanto inutili articolesse sulla pacifica convivenza e lo spirito europeo.
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