Polemica per la scritta «Ein Tirol»
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Anche quest’anno, la festa religiosa del Sacro Cuore è stata occasione per mettere in scena la più classica e plateale delle manifestazioni della destra altoatesina. Da Bressanone l’hanno vista tutti, ma a denunciarla pubblicamente, annunciando una clamorosa risposta è il dirigente di Unitaglia Danilo Noziglia.
Lapsus bellissimo quello di Unitaglia, apparso sull’A.Adige di oggi. Ovviamente, il quotidiano non ha problemi ad attribuire la paternità della scritta alla «destra», mentre non accenna minimamente al fatto che Noziglia fa parte dell’estrema destra dichiaratamente fascista. Solito esempio di oggettività. D’altronde si sa che in Italia anche la sinistra si riempie la bocca di «unità nazionale» (non solo un partito che ce l’ha nel nome), mentre se a farlo sono gli altri, l’allergia è bipartisan. Fa sorridere, invece, la clamorosa risposta annunciata da Noziglia: il suo partito, sempre sulle montagne intorno a Brixen, accenderà un fuoco con la scritta Unitalia (presumibilmente senza «g»)
in modo che non ci siano dubbi sul fatto che la nazione è una e indivisibile.
Ecco, tutti quelli che ne dubitavano stavano proprio aspettando un bel «sacro cuore» all’italiana, il «sacro cuore dei sacri confini della patria».
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