Pochi giorni fa il parlamento sudtirolese ha deciso di ricorrere contro i tagli operati dal governo Berlusconi nei confronti del nostro bilancio autonomo. Secondo la maggioranza dei consiglieri le misure lederebbero lo statuto del 1972 e il recente accordo di Milano stipulato con lo stesso governo Berlusconi. Ma già si aggiunge un’altra brutta notizia sullo stesso fronte: La prima manovra del governo Monti, appena approvata, taglia ulteriormente — nella misura di ben 120 milioni di euro e senza contropartita alcuna — le risorse del nostro territorio.
Ciò significa che i cittadini sudtirolesi, oltre a essere chiamati a pagare tasse nettamente aumentate — come previsto dalla manovra — vedranno ridursi anche il bilancio pubblico, pagando quindi un prezzo doppio. Ricordiamo che il presidente Durnwalder, pochi mesi addietro1sembra incredibile, ma si tratta di quest’estate, affermava che l’accordo di Milano ci avrebbe messo al riparo da ulteriori richieste, e che tutti i tagli sarebbero stati controbilanciati — almeno — da un’aumento di competenze, che si sarebbero dovute assumere gratuitamente per sgravare i bilanci dello stato.
All’accordo di Milano, che potremmo definire una rinuncia semivolontaria (500 milioni), sono poi seguiti i tagli indiscriminati del governo Berlusconi (320 milioni) e si aggiungeranno ora quelli di Monti (120 milioni). Considerando inoltre che l’Italia, per riassestare il proprio bilancio e ripianare almeno parzialmente il debito pubblico, dovrà — con ogni probabilità — fare ulteriori immensi sforzi economici, c’è da aspettarsi che il bilancio sudtirolese verrà ulteriormente «rapinato» nei prossimi mesi e anni.
In questo senso sarà fondamentale il comportamento della corte costituzionale e la decisione che prenderà in merito ai tagli del vecchio governo centrale. Se, infatti, decidesse di far prevalere l’interesse nazionale sui diritti statuari, spalancherebbe la porta a una vera e propria «cannibalizzazione» dell’autonomia, riducendola a una scatola vuota inadeguata a salvaguardare i nostri diritti.
- 1sembra incredibile, ma si tratta di quest’estate
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