Il parlamento della Catalogna ieri ha approvato una risoluzione di condanna al discorso del Re del 3 ottobre scorso, fatto in reazione al referendum di autodeterminazione organizzato dalla Generalitat due giorni prima. Lo stesso documento ratificato (con 69 a 57 voti, 4 astensioni) si esprime anche a favore dell’abolizione della monarchia, definita «caduca e antidemocratica».
Iniziativa dei partiti secessionisti? No, la risoluzione era stata presentata da Catalunya en Comú – Podem, coalizione favorevole al diritto di autodeterminazione ma allo stesso tempo contraria alla separazione della Catalogna dalla Spagna. Tuttavia, chiaramente, i voti di Junts per Catalunya (JxC) ed Esquerra Repúblicana (ERC) sono stati decisivi per l’approvazione del documento, a fronte del voto contrario di Partido Popular (PP), Ciutadans (Cs) e Partit dels Socialistes de Catalunya (PSC). Astensione dell’anticapitalista e secessionista CUP che ritiene la risoluzione troppo «blanda».
La reazione del governo centrale del PSOE non si è fatta attendere e ricorda i metodi di Mariano Rajoy (PP). Ecco il tweet minaccioso del presidente Pedro Sánchez:
È inammissibile la risoluzione votata questo pomeriggio nel Parlamento di Catalogna di rifiuto e condanna del capo dello Stato. Questo #Governo adotterà le misure legali a sua disposizione in difesa della legalità, la Costituzione e le istituzioni dello Stato.
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