von Markus Egger und Matthias Wallnöfer
Die Gruppe digitale Nachhaltigkeit ist durch eine Initiative von lokalen Aktivisten im Free-Software-Bereich entstanden. Warum? Wir wollen über den Tellerrand der Technik sehen. Wir wollen den Menschen in unserem Land zeigen, dass es die Möglichkeit zu einer besseren, fairen und vor allem nachhaltigeren Digitalisierung gibt. Weiters wollen wir den Menschen zeigen, dass dies derzeit in der Digitalisierung leider sehr oft nicht der Fall ist. Derzeit gewinnt in der Digitalisierung zu oft der rein Eigennützige, der Stärkere, der Manipulierende, zum Nachteil des gesellschaftlichen Gemeinwohls. In Anlehnung an das Mittelalter können wir die Digitalisierung auch mit einer Rückkehr zum Lehenswesen vergleichen, die persönlichen Freiheiten und Rechte werden mit Füßen getreten. Die Gruppe ist damit nicht einverstanden und will Alternativen aufzeigen, voranbringen und unterstützen, um eine Wende hervorzurufen.
Als Gruppe digitale Nachhaltigkeit möchten wir in nächster Zukunft einige konkrete Aktionen auf den Weg bringen, mit denen wir — auch politische — Zeichen setzen wollen.
Eine Diskussion zum “Manifest der digitalen Nachhaltigkeit in Südtirol” (Link auf https://openbz.eu) im Mai bildet den Auftakt zu weiteren Schritten. Das aktuelle Manifest konkretisiert einige unserer Ziele, im Besonderen zu Freier Software und offenen Datenformaten.
Da die Digitalisierung sich nicht nur auf Programmcode und Dateiformate beschränkt, möchten wir im Manifest weitere Bereiche des Lebens berücksichtigen, die für eine nachhaltige Digitalisierung wichtig sind. Der Datenschutz und eine Digitalisierung der Arbeitswelt, welche die Würde des Menschen achtet, sind nur zwei Beispiele davon. Ein neues und erweitertes Manifest soll auch als theoretisches Fundament für diese Ziele und Forderungen dienen.
Wir laden euch deshalb herzlich ein, an der offenen Diskussion zum neuen Manifest und den später folgenden Aktionen teilzunehmen, mit der wir wie eingangs erwähnt — auch politische — Zeichen setzen wollen. Weitere Informationen dazu werden auf https://openbz.eu und https://openbz.eu/?news=diskussion-zur-anpassung-des-manifests-eroeffnet&lang=de online gestellt.
Los geht’s!
di Markus Egger e Matthias Wallnöfer
Il gruppo sostenibilità digitale è nato a seguito di un’iniziativa di attivisti locali del software libero. Perché? Vogliamo guardare oltre l’ambito puramente tecnico. Intendiamo dimostrare alla cittadinanza locale che esiste la possibilità di realizzare una digitalizzazione migliore, più equa ed in particolare più sostenibile. Inoltre intendiamo dimostrare che i processi di digitalizzazione attualmente molte volte vanno nella direzione opposta. Spesso succede che “vinca” semplicemente “il più forte”, cioè chi pensa solo al proprio vantaggio personale, colui che riesce a raggirare bene, a scapito del bene comune di tutta la società. Coniugando le terminologie del medioevo si potrebbe dire che nell’era digitale stiamo tornando ad una specie di feudalesimo, che va a pari con l’estinzione delle libertà ed i diritti personali. In netta contraddizione a ciò il gruppo si impegna a propagare dei concetti alternativi, che possono essere promossi, rafforzati ed infine applicati, tutto per incentivare “il cambiamento”.
Da subito noi — come gruppo sostenibilità digitale — vogliamo promuovere alcune azioni concrete, per dare un segnale — anche alla politica.
Nel mese di maggio vogliamo attivare un confronto pubblico sul “Manifesto per la sostenibilità digitale in Alto Adige” (vedi link su https://openbz.eu), come punto di partenza per i prossimi passi da seguire. L’attuale versione del manifesto indica alcuni dei nostri obiettivi, in particolare in merito al software libero ed ai formati aperti.
Digitalizzazione non riguarda solo sorgenti di programma e formati dei dati, perciò tentiamo la percezione oltre, compreso gli ambiti della vita personale, lavorativa e sociale, che necessitano di una sostenibilità nei processi di digitalizzazione. Esempi sono la tutela dei dati e una digitalizzazione nel mondo del lavoro compatibile con la dignità della persona, per citarne due. Tutto sommato un manifesto nuovo ed esteso dovrebbe fungere da base teorica/culturale anche per questi ulteriori obiettivi e rivendicazioni.
Per questo motivo vogliamo cordialmente invitarvi a partecipare ad un confronto aperto sul testo di questo nuovo manifesto e sulle azioni future da intraprendere, grazie alle quali daremo i nostri segnali nella direzione giusta — anche in quella politica. Ulteriori informazioni saranno pubblicate su https://openbz.eu e https://openbz.eu/?news=aperta-la-discussione-per-l-aggiornamento-del-manifesto&lang=it.
Partiamo subito, c’è molta strada da fare!
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