Secondo quanto riferiscono alcuni media italiani e locali, il governo austriaco avrebbe deciso di mettere a disposizione delle sudtirolesi la propria rete consolare nel mondo. Questa possibilità sarebbe contenuta in un disegno di legge che l’esecutivo viennese ha inoltrato al Nationalrat, e che è dedicato alla riorganizzazione del sistema consolare della vicina repubblica e al recepimento di una nuova direttiva europea in materia.
A quanto pare il servizio sarebbe riservato alla cittadinanza sudtirolese di lingua tedesca e ladina, indipendentemente dalla questione del doppio passaporto e anche dall’eventuale presenza di una rappresentanza italiana nel rispettivo paese.
Ciò che comunque va notato è che lo standard minimo previsto dalla normativa europea è che d’ora innanzi gli stati membri aprano i loro consolati alle cittadine dell’Unione il cui stato di appartenenza non disponga di rappresentanze in un determinato terzo paese. Questo in prospettiva avvantaggia ulteriormente gli stati di piccole dimensioni che potranno contare sull’infrastruttura di quelli più grandi.
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