Erri De Luca, Jean-Marie Laclavetine, Daniel Pennac e Roberto Saviano — in quanto cittadini d’Europa — hanno pubblicato un appello a favore dei prigionieri politici catalani su le Monde, che qui riproponiamo in versione tradotta:
Noi, cittadini d’Europa, chiediamo libertà immediata per i cittadini catalani incarcerati a causa delle loro convinzioni politiche.
Sono indagati per ribellione e sovversione e rischiano una condanna a trent’anni di reclusione, ma non hanno nemmeno mai preso in mano una pietra.
Non si tratta di intervenire a favore o contro l’indipendenza della Catalogna.
Si tratta di difendere dei cittadini d’Europa incarcerati per la loro fedeltà alle proprie parole.
Laboratorio di democrazia
Chiediamo la loro libertà e il ritiro del gravissimo e smisurato capo d’imputazione.
In quanto cittadini, ci sentiamo responsabili del diritto alla libertà di parola e di espressione.
Perché ci occupiamo della Catalogna e non della Turchia? Perché la Catalogna è una terra d’Europa e pensiamo di vivere nel suo laboratorio democratico. Ecco perché l’esperienza di arrestare i rappresentanti eletti dalla volontà popolare, minacciandoli con pene esemplari per le loro idee politiche, dev’essere rifiutato dal laboratorio d’Europa.
La repressione delle minoranze non deve avere cittadinanza nel nostro spazio comune.
Le opinioni e le convinzioni si discutono, ma non si mettono in prigione.
Traduzione:
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