«Prendersi la strada», è questa l’ultima frontiera dell’indipendentismo per opporsi pacificamente all’autoritarismo dello stato centrale. È stata la Candidatura d’unità popolare (CUP) a lanciare la sfida: occupiamo le strade e le piazze del paese durante la Diada — festa della Catalogna — di domani 11 settembre e non andiamocene sino al primo ottobre, data del referendum sull’indipendenza. Secondo Ana Gabriel, portavoce del partito di sinistra, non si tratterebbe solo di rendere visibile il supporto all’autodeterminazione, ma anche di impedire alle forze dello stato centrale di interferire con la consultazione indetta da parlamento e governo catalano.
Tutto questo mentre Madrid continua a puntare sulla repressione — dopo aver perquisito una tipografia, la Guardia Civil ha fatto irruzione negli spazi redazionali di un settimanale (El Vallenc), sequestrando un computer e provocando le proteste dell’Ordine dei Giornalisti della Catalogna.
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