L’ex deputata alla dieta sudtirolese Eva Klotz (STF) è entrata nell’occhio del ciclone per avere ottenuto un anticipo di oltre 900.000 Euro in occasione del suo ritiro dalla politica.
Alcune considerazioni molto, ma molto semplici:
- Il Consiglio regionale ha riformato il sistema dei vitalizi. Dato che nel caso dei deputati di lungo corso si trattava di diritti acquisiti, non si poteva certo decurtare retroattivamente il vitalizio.
- Da ciò sono scaturiti gli anticipi, poi ritenuti troppo elevati, per cui è stato chiesto ai beneficiari di restituirne una parte; cosa che l’ex deputata Klotz ha fatto, mentre molti altri hanno rifiutato.
- Eva Klotz e il suo movimento indipendentista non hanno mai fatto parte di alcuna maggioranza a livello regionale o provinciale.
- Il diritto a percepire un vitalizio o una pensione in una democrazia e in uno stato di diritto non dipende dalle idee politiche professate dalla beneficiaria.
- Che i soldi siano «italiani» è un’affermazione assolutamente stupida e inutile: i soldi sono tanto italiani (o non italiani) quanto lo sono Eva Klotz, il suo movimento e il loro elettorato composto da persone che pagano le tasse in Sudtirolo. Il fatto che Eva Klotz si impegni per l’indipendenza non inficia certo il suo diritto a venir trattata come qualsiasi altro cittadino (e qualsiasi altro deputato).
Scrì na resposta