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Roma: Commercio, atto ostile.

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Scrive l’A. Adige (edizione odierna) che il governo Renzi, appoggiandosi a quanto deciso all’epoca da Mario Monti e allontanandosi invece dalle decisioni prese da Enrico Letta (PD), avrebbe approvato un provvedimento atto a liberalizzare il commercio al dettaglio nelle zone industriali, valido anche nelle regioni autonome. Il tutto, anche secondo Dado Duzzi dell’Unione/hds, interpellato dal quotidiano, vanificherebbe il tentativo in corso di legiferare autonomamente a livello sudtirolese.

Il colosso della distribuzione Aspiag starebbe già intraprendendo le iniziative necessarie alla realizzazione di un centro commerciale in zona industriale.

Alle belle parole di castel Prösels seguono dunque fatti amari: non solo un’ennesima imposizione, ma anche l’ennesima violazione dei patti fra PD ed SVP che esplicitamente prevedevano l’esatto opposto — ovvero il ripristino delle nostre competenze nella regolamentazione delle attività  commerciali. Il senatore Karl Zeller (SVP), sempre secondo l’A. Adige, starebbe tentando di trovare una soluzione in extremis, ma anche in questo caso si tratterebbe solo di un palliativo contro un governo organicamente centralista e mal disposto a ricordarsi degli impegni presi.

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2 responses to “Roma: Commercio, atto ostile.”

  1. CSVR avatar
    CSVR

    Viele wollen es nicht verstehen: Die Autonomie wird von den römischen Beamten und Politikern nicht akzeptiert. Die Absicherung ist so schwach, dass in Rom jede Regierung machen kann, was sie will. Nicht umsonst beschwören die SVP-Abgeordneten immer, dass sie durch persönliche Intervention versuchen zu retten, was möglich ist. Aber das ist eben sehr wenig.

    1. proEuregio avatar
      proEuregio

      … und dann die Sorge um die VP-Mitgliederzahlen, ob sich Zeller und Co. nicht doch besinnen und auf Volkes Stimmen zu hören?

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