[S]e si toglie all’Autonomia, in nome del coordinamento della finanza pubblica, anche la possibilità di scegliere dove e come risparmiare allora tanto vale ricopiare con un copia e incolla le leggi nazionali e quindi l’Autonomia si svuota totalmente. Se a questo si aggiunge l’altro principio della tutela della concorrenza in base al quale sono state bocciate le leggi provinciali sul commercio (e indirettamente quindi sulla pianificazione del territorio e potenzialmente su tante altre materie locali), l’Autonomia speciale corre davvero il rischio di essere un guscio vuoto. Qui nessuno vuole difendere l’egoismo o il separatismo ma l’Autonomia speciale è un valore importante e delicato storicamente costruito con grande fatica e coraggio, che va difeso e tutelato da un pericoloso e rinnovato centralismo statale.
Luigi Gallo, Rifondazione Comunista, assessore della città di Bolzano.
Corriere dell’A.Adige, 21.07.2013
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