Nel corso del convegno «Regional languages in the policies of the European union and its member States» (le lingue regionali nelle politiche dell’Unione Europea e degli Stati membri) sono state espresse forti critiche nei confronti dell’Italia per non aver mai ratificato la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie. Lo riferisce Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane (ARLeF). Al convegno hanno partecipato ricercatori, parlamentari europei e funzionari della Commissione cultura.
In particolare, Davyth Hicks, vicepresidente di Eurolang, ONG di rappresentanza delle minoranze presso l’Unione Europea, ha sottolineato che a vent’anni dalla sua adozione, la Carta è entrata in vigore in 25 stati europei, facendo notare il colpevole ritardo dell’Italia. Si è quindi rivolto al governo italiano, richiamandolo a porre finalmente rimedio a questa situazione.
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