Ⓘ Il nome «Alto Adige» fu imposto al Tirolo meridionale dai fascisti, a sostegno della loro politica di snazionalizzazione ed oppressiva.
Sebbene oggi questo nome abbia perso gran parte della sua originaria aggresività, continua a ritorcersi contro la convivenza tra le diverse culture in questa terra — perché la duplice denominazione rispecchia e riproduce una situazione di «separazione in casa».
Chi aderisce a questo gruppo [Link], si impegna a promuovere — senza revanscismo, senza estremismo ed entro i limiti delle sue possibilità — la denominazione «Sudtirolo» come fattore di coesione ed «inclusione», nell’intento di dare a tutti i sudtirolesi (italiani, tedeschi, ladini od immigrati che siano) la medesima dignità di vivere (in) questa terra e di partecipare al suo sviluppo. Senza distinzioni.
Ⓓ Die Bezeichnung »Alto Adige« wurde dem südlichen Tirol im Faschismus als Teil der Assimilierungs- und Unterdrückungspolitik aufgezwungen.
Obgleich dieser Name heute seine ursprüngliche Aggressivität abgelegt hat, steht er dem entspannten Zusammenleben verschiedener Kulturen in diesem Lande noch immer im Wege — da die unterschiedliche Bezeichnung eine gesellschaftliche Trennung widerspiegelt und selbst reproduziert.
Wer sich dieser Gruppe [Link] anschließt, verpflichtet sich — ohne Revanchismus, ohne Extremismus und im Rahmen seiner Möglichkeiten — im Italienischen die einschließende Bezeichnung »Sudtirolo« als Faktor des Zusammenhalts zu fördern und zu gebrauchen, damit sich alle Südtiroler (Deutsche, Italiener, Ladiner oder Zuwanderer) mit gleicher Würde als Bürger dieses Lands fühlen — und an dessen Entwicklung teilhaben können.
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