Frammento quotidiano A. Adige
Neanche i fascisti dichiarati di Unitalia erano mai arrivati a tanto: mentre qualche mese addietro si stava discutendo se rimuovere o contestualizzare, attraverso un intervento artistico, il bassorilievo di Piffrader sull’edificio degli uffici finanziari di Bolzano, fece scalpore un’affermazione di Giovanni Ivan Benussi, ex sindaco per pochi giorni del capoluogo sudtirolese. I concittadini di lingua tedesca — disse — piuttosto di chiedere di intervenire sull’opera (raffigurante il duce a cavallo), dovrebbero deporvi delle rose, per tutte le cose buone che il fascismo ha portato.
Oltre a quella di ex primo cittadino, Benussi ricopre un’altra carica — quella di presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che, ogni anno, nel ricordare le vittime delle foibe, dà una lettura parziale e «interessata» della storia.
Sembra incredibile, ma è proprio questo stesso Giovanni Ivan Benussi ad aver lanciato, in vista delle prossime elezioni, la «lista civica dei moderati» (cfr. frammento tratto dal quotidiano A.Adige). È proprio vero che ormai le parole non hanno più alcun senso.
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