di Sandro
Sono molti quelli che come me in un inverno parco di neve si sono spostati spesso sulle “Stubaier Alpen”. Da quando sul Sattelberg gli impianti di risalita dismessi sono stati rimossi, il luogo in inverno attira sempre più sci-alpinisti ed escursionisti con ciaspole o slitte. Nessuno rimpiange la stazione invernale con la seggiovia e sciovia. Da Gries am Brenner salgono a tutte le ore molte persone che cercano la tranquillità in sicurezza e la salita in cima viene ricompensata da un panorama stupendo in tutte le direzioni. Quest’anno in cima ho incontrato spesso molti trentini e bresciani che apprezzavano la natura intatta. Tutta la catena di queste montagne è meta di conosciute gite sci alpinistiche da compiere in entrambi i versanti, così come la salita al Hoher Lorenzenberg o altre. D’estate il luogo è meta di molti escursionisti che seguono l’alta via da Mayrhofen a Merano, “dai ghiacciai alle palme”. Ora l’integrità di questa catena di montagne è minacciata da un progetto mastodontico che ne snaturerebbe la particolarità. Per costruire un parco eolico con 19 rotori bisognerebbe sventrare la montagna con 6,5 chilometri di strade, per questi sarebbero necessari 7.200 carichi di autocarri articolati corrispondenti a 65.000 metri cubi di materiale. Per la costruzione dei muri di sostegno e per le fondamenta sarebbero necessari 5.700 metri cubi di calcestruzzo (ca. 1.000 betoniere). Questo è quanto dice Matthias Grießer della sezione dell’Alpenverein di Matrei am Brenner. Lui è uno dei tanti che si batte contro questo progetto, a cui hanno aderito molte associazioni o enti pubblici: ÖeAV, AVS, CAI Vipiteno, l’associazione cacciatori, i comuni di Gries am Brenner e di Neustift im Stubaital e molti altri. Loro hanno costituito la piattaforma “Unser Sattelberg” e intendono presentare un ricorso contro l’approvazione del progetto al Tribunale amministrativo di Bolzano. I motivi per cui essi si oppongono sono noti, oltre ad un forte impatto ambientale e visivo essi lamentano problemi di capacità della rete elettrica e un ostacolo alla migrazione degli uccelli. Per questo essi chiedono che la giunta provinciale di Bolzano torni sui suoi passi e quella del Tirolo faccia tutto il possibile per impedire la realizzazione del progetto. Sul volantino distribuito a Gries am Brenner, è raffigurato un fotomontaggio con delle pale altissime e dei tralicci che dovrebbero portare la corrente elettrica a valle, un impatto negativo visibile da molto distante. Per la segnalazione luminosa del traffico aereo, l’area si trasformerebbe in un luna-park visibile da montagne e località molto distanti. La valle del Wipptal è già svantaggiata dal forte traffico di passaggio, oltre 1,8 milioni di autocarri la percorrono annualmente ed a questo si aggiunge il cantiere del traforo del Brennero.
Maggiori informazioni su: http://unsersattelberg.wordpress.com/
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