Mentre le immagini di Lampedusa letteralmente sommersa dagli sbarchi fanno il giro del mondo e anche la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si precipita sul posto, Lukas Gahleitner-Gertz di asylkoordination österreich, dati alla mano, ci aiuta a comprendere meglio la situazione.
In un thread su Twitter1le fonti di alcuni dati e ulteriori statistiche sono contenute lì spiega che:
- con 59 milioni di abitanti, l’Italia è il terzo maggior paese dell’Unione europea e nell’ultimo decennio ha perso oltre 650.000 abitanti — mentre l’UE nello stesso periodo ha visto aumentare la sua popolazione complessiva di quasi 5,5 milioni di unità;
- dal 2013 in Italia sono state depositate 652.075 domande d’asilo:
- sono il 9,42% di tutte le richieste fatte nell’Unione europea, mentre l’Italia conta oltre il 13% della popolazione UE (non c’è dunque un sovraccarico dovuto alla posizione geografica del paese);
- si tratta di un richiedente asilo ogni 1.000 abitanti all’anno (su una città di 100.000 abitanti ricadono mediamente 100 richiedenti all’anno);
- in 10 anni l’Italia (59 milioni di abitanti) ha concesso protezione a 313.525 persone, l’Austria (9 milioni di abitanti) a 180.000;
- inoltre, nel medesimo decennio l’Italia ha concesso otto volte tanti permessi (2,4 milioni) tramite il sistema dell’immigrazione ordinaria, e nonostante ciò la popolazione totale diminuisce;
- tanto che la Presidente del consiglio Giorgia Meloni (FdI) recentemente ha annunciato di voler portare in Italia 500.000 lavoratori aggiuntivi, più di ogni altro governo prima del suo;
- il governo Meloni da dicembre scorso non accetta più il respingimento di richiedenti asilo verso l’Italia tramite il sistema di Dublino (sono state riaccolte solo 5 persone, pari all’1%), di conseguenza l’Austria ha deciso di fare altrettanto con l’Italia;
- Lampedusa è un collo di bottiglia: le immagini lì prodotte ricordano quelle austriache provenienti dal centro d’accoglienza di Traiskirchen e sono da imputare soprattutto a una gestione fallimentare.
Mi pare evidente che il governo di destra-destra stia riuscendo nell’intento di creare una situazione di emergenza per costringere l’UE a intervenire, ma soprattutto per giustificare misure sempre più drastiche — come quella appena introdotta di aumentare a ben 18 mesi la detenzione massima nei Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr), di cui ne nascerà uno anche in Sudtirolo.
Purtroppo tutto ciò sta avvenendo anche grazie all’incapacità di molti media di contestualizzare ciò che sta avvenendo e di andare a fondo nelle analisi dei fatti.
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- 1le fonti di alcuni dati e ulteriori statistiche sono contenute lì