Due ministri del governo color vomito propongono l’abolizione della (poco efficace) legge Mancino sulle discriminazioni razziali, etniche, religiose o nazionali, perché il razzismo sarebbe
diventato l’arma ideologica dei globalisti e dei suoi schiavi (alcuni giornalisti e commentatori mainstream, certi partiti) per puntare il dito contro il popolo italiano
e
Se c’è quindi un razzismo, oggi, è in primis quello utilizzato dal circuito mainstream contro gli italiani.
come scrive su Facebook il ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana (Lega), poi assecondato dal suo capo Salvini. Mentre Grillo (non si sa bene se per ignoranza o come goffo tentativo di prendere le distanze) sul suo blog ha preso a far scherzetti schifosi sulle spalle degli immigrati, sembra che almeno il premier Conte e il suo vice Di Maio (M5S) abbiano respinto l’idea dei leghisti.
Ad ogni modo vale la pena ricordare, ancora una volta, che il problema per la nascita del governo era l’euroscetticismo di Paolo Savona, mentre l’omofobia e il razzismo di Fontana e Salvini sembrano andar benone.
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